Questa fatina è un omaggio a quelle scorpacciate di more che mi succedeva di fare quando ero piccola così mi sono immaginata una scenetta come questa...
Dopo il volo insieme alle farfalle anche le fatine, a volte, possono stancarsi e allora che c'è di meglio di una bella mora morbida su cui sedersi? Detto fatto, ma poi...come si fa a resistere e non mangiarne un pezzetto? forse era un po' troppo maturo, però e così la fatina si è impiastricciata tutta come una bimbetta piccola (o meglio, una fatina piccola)
A chi non è mai capitato di ritrovarsi con le mani macchiate del succo delle more? A me capitava spesso da bambina e giorni fa passando vicino ad un rovo, me lo sono immaginato pieno di more e foglie rigogliose (non avevo bevuto però,tranquille) e mi sono tornate in mente immagini di mani (e vestiti) macchiati di mora, così ho preso la mia pasta di mais, con la quale ultimamente ho fatto abbastanza pace e mi sono messa al lavoro, cercando di riprodurre il viso di quei bambini che fanno qualche marachella e poi guardano subito la madre per vedere che reazione ha, non so se riesco a spiegarmi....
Il risultato è lei
è tutta in pasta di mais e i petali del vestito sono in window color glitter mischiato a un po' di lilla
Forse ho esagerato un po' con il lilla, mi sembra che anche la pelle sia venuta un po' di quel colore, in effetti però dal vero i colori sono molto più pastello, rispetto a quelli della foto
e queste sono le ali, che ho ottenuto da uno stampo che mi sono fatta da un ciondolo a forma di foglia
e sono rifinite con window color glitter
domenica 17 aprile 2011
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7 commenti:
Troppo bella questa fatina!! Brava!
Grazie, sei carinissima!!!
Che bel visino, dolcissima!
Grazie mille! ;-D
anche io adesso faccio parte dei tuoi followers :D finalmente!!
La tua fatina è davvero dolcissima, sei stata davvero brava
Grazie, benvenutissima nel nostro angolo creativo!! ;-D
ciao
ma è bellissima.
Sai anch'io andavo a raccogliere le more con le mie amiche e poi facevamo il succo di mora....una bontà.
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